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La Roccia della Costa Smeralda
25 Marzo 2025

Perché si chiama Costa Smeralda

Sull’origine del nome esistono infatti diverse ipotesi: vi sveliamo la più accreditata!

La Costa Smeralda deve il suo nome al colore incantevole delle sue acque, che ricordano le sfumature preziose dello smeraldo. Ma la storia dietro questa denominazione potrebbe non essere così semplice. Se oggi il nome risuona come un’evocazione perfetta della bellezza naturale di questa zona della Gallura, le sue origini risalgono ai primi anni Sessanta e sono avvolte da diverse ipotesi.

Spiaggia del Principe

Le origini del nome

Già negli anni Cinquanta, alcuni imprenditori erano rimasti affascinati dall’incontaminata bellezza della Gallura. Tra questi, il milanese Giuseppe Mentasti, proprietario dell’acqua San Pellegrino, che nel 1954 acquistò l’isola di Mortorio. Successivamente, Mentasti fu tra i protagonisti del progetto Costa Smeralda, guidato dal principe Karim Aga Khan. Secondo una delle ipotesi più accreditate, sarebbe stato proprio Mentasti a suggerire il nome della futura destinazione turistica, ispirandosi alla figlia Esmeralda. Il racconto vuole che, durante una discussione sul nome da dare alla costa, Mentasti propose Costa Esmeralda all’architetto Luigi Vietti. Tuttavia, quest’ultimo ritenne che il nome avesse un suono troppo spagnoleggiante e suggerì di eliminare la "e" iniziale, dando così vita a Costa Smeralda. Al di là di questa suggestiva narrazione familiare, esiste anche l’ipotesi più diretta che collega il nome esclusivamente al colore del mare, caratterizzato da incredibili sfumature smeraldine.

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Spiaggia del Giglio

Il marchio e il logo

La denominazione Costa Smeralda fu ufficialmente registrata come marchio il 10 giugno 1963 presso l’Ufficio centrale brevetti. Molti credono erroneamente che si tratti di un toponimo, ma in realtà non designa un’area geografica generica. Si tratta, infatti, di un marchio registrato di proprietà della Servizi Consortili, il braccio operativo del Consorzio Costa Smeralda, fondato il 14 marzo 1962.

Il consorzio tutela questo nome non solo per proteggere l’identità esclusiva della destinazione, ma anche per evitare un uso improprio da parte di altre realtà operanti nella zona. Tuttavia, nonostante la protezione legale, il nome Costa Smeralda viene spesso utilizzato impropriamente da attività turistiche che non rientrano nei confini del consorzio.

Se il nome Costa Smeralda ha diverse origini possibili, l’origine del suo logo è più chiara. Tra le interpretazioni più diffuse, si ipotizza che il simbolo rappresenti una bussola nautica stilizzata o il taglio di un diamante.

Il carattere tipografico originale era il Century Gothic, ma nel tempo il logo ha subito alcune rivisitazioni. Negli anni Settanta, l’Aga Khan incaricò il designer americano John Lees di curare l’identità visiva del marchio, introducendo le versioni solid e outline del logo e adottando il carattere Vendome per la segnaletica ufficiale della Costa Smeralda.

Oggi, il logo ha subito un ulteriore restyling curato dall’agenzia milanese Auge, che ha introdotto il font Sweet Gothic personalizzato, adattandolo alle nuove esigenze digitali ed editoriali. Un’evoluzione che garantisce al brand una continuità stilistica senza rinunciare alla modernità.

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