“Storie di un attimo” a Olbia, undicesima edizione
Un’emozione, una storia, un volto immortalati per sempre da una fotografia. Ma non uno scatto qualunque di un qualunque fotografo, ma le migliori immagini selezionate per l’occasione di un mix ben amalgamato di autori molto famosi del panorama nazionale e internazionale e fotografi meno noti a volte alla prima esperienza espositiva. Perché manca ormai pochissimo all’inaugurazione dell’undicesima edizione del festival popolare della fotografia “Storie di un attimo” che si terrà nel centro storico di Olbia dal 12 novembre prossimo al 2 dicembre. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Argonauti con il sostegno del Comune di Olbia, della Fondazione di Sardegna, dall’assessorato alla cultura del comune, da 12.1, Punto Foto Group, Arst, Librerie Ubik, Centro cinema città di Cesena, Giacomo Altamira studio. Le mostre saranno visitabili tutti i giorni, escluso il lunedì negli orari di apertura del museo archeologico- la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; dalle 16.30 alle 19.30 per quella allestita alla Società dello stucco in via Cavour 43, mentre il pop up camera café presso il Politecnico Argonauti rimarrà aperto dal venerdì sera alla domenica per tutta la durata dell’evento. Non mancheranno gli eventi collaterali come le proiezioni di film, le lezioni di fotografia, le dimostrazioni come lo sviluppo dei negativi o gli incontri con i grandi fotoreporter come Giovanni Mereghetti sabato 19 novembre alle 18.30 o la presentazione del volume Periferie, di Giacomo Altamira, venerdì 18 novembre alle 19.
L’edizione 2022 di Storie di un attimo a Olbia
Le mostre sono in tutto sedici. Si parte da quella dedicata a Pasolini di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita. A seguire l’iniziativa su Gassman in programma al Museo Archeologico e poi Antonio Mannu Trasmudas nello Spazio Arst; Mario Dondero, Scatti d’artista al Museo Archeologico; Giovanni Mereghetti, Medina Express; Ugo Panella, The last harbour, Virgilio Piras, Altre vite sulla mia strada; Francesco Pintore, Tramuda che racconta uno dei momenti più importanti della pastorizia, la transumanza;
E poi ancora Stefano Pia, Non è L’america con un reportage molto originale su una Sardegna vera e autentica; Ignazio Figus Il mezzo del cammin di nostra vita; Giorgio Pomata, Il ritorno di Grazia con un insolito reportage, documento di grande importanza storica, racconta la cerimonia di traslazione della salma della Deledda a Nuoro nel 1959; Alessandro Borrini, Cuba: un reportage classico su l’Avana con tutto il suo fascino e le sue contraddizioni. Maria Giovanna Ghisu, Marocco; Flavio Fara, People; Nino Fancello Omaggio a un amico; Sarà perché la amo, Valentina Cenni, Videoinstallazione.
Tutti i fine settimana del festival rimarrà aperto al Politecnico Argonauti il Pop Up shop camera café, con mercato di fotocamere usate e da collezione, degustazioni, dimostrazioni, incontri.
Per tutte le informazioni si può visitare la pagina Facebook dell’evento al seguente indirizzo.
Davide Mosca