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Studio 54: Night Magic
3 Febbraio 2020

Studio 54: Night Magic


Andy Warhol, Mick e Bianca Jagger, Pat Cleveland, Truman Capote, Yves Saint Laurent, Calvin Klein, Cher, Elizabeth Taylor, Farrah Fawcett, Liza Minnelli, Michael Jackson… Sono solo alcuni dei nomi delle tante celebrities che hanno popolato le notti del mitico Studio 54, il tempio del divertimento e della trasgressione sorto nella New York che si rimetteva in piedi dopo la guerra del Vietnam e che per prima dava voce alle proteste per i diritti civili. Era una New York quasi in bancarotta, affamata di trasformazioni sociali e creative, e desiderosa di risorgere dopo anni di lotte e sconvolgimenti.



Là dove si trovava il vecchio Teatro dell’Opera di Manhattan, nel 1977 Ian Schrager e Steve Rubell hanno dato vita allo Studio 54, trasformando il vecchio palco in pista da ballo, attirando una pletora di artisti, stilisti, scrittori e musicisti, e catalizzando l’attenzione su nuovi generi musicali come il punk, l’hip-hop e la disco.



Fin dal momento dell’apertura l’arredamento all’avanguardia e il sistema audio e luci lo distinguono dagli altri club, attirando celebrità le cui apparizioni sono state vividamente raccontate da fotografi di grido. Le cantanti Grace Jones, Diana Ross e Donna Summer si sono tutte esibite allo Studio 54. Gli stilisti Diane von Furstenberg, Norma Kamali, Kenzo, Issey Miyake, Claude Montana, Zandra Rhodes, Fernando Sanchez e Giorgio di Sant’Angelo erano spesso presenti, così come gli esperti di bellezza Harry King e Sandy Linter.



Lo Studio 54 è diventato un’icona e un incubatore di nuove tendenze, trasgressioni e rivoluzioni, in un momento unico di cambiamenti sociali, quando persone provenienti da diversi strati sessuali, sociopolitici e finanziari si mescolavano liberamente nei locali notturni after-hour di New York City.



Da marzo 2020 il Brooklyn Museum dedicherà al celeberrimo nightclub la mostra Studio 54: Night Magic tracciandone la storia gloriosa, il suo ruolo nella rivoluzione dei costumi e dell’estetica consacrandolo il locale notturno più iconico di tutti i tempi.



Organizzata cronologicamente tra luci psichedeliche e glitter, al ritmo di The Hustle e della disco, la mostra Studio 54: Night Magic traccia una panoramica degli anni d’oro dei nightclub attraverso quasi 650 oggetti, fotografie mai pubblicate, testimonianze di moda, contributi cinematografici, oltre a illustrazioni di costumi, proposte di scenografie e disegni mai esposti prima d’ora, inserendo a tutto titolo il nightclub nella storia di New York degli anni Settanta, ed evidenziandone la creatività rivoluzionaria e la libertà espressiva.



“In un periodo di crisi economica, lo Studio 54 ha aiutato New York City a cambiare la sua immagine e a stabilire il nuovo standard di riferimento”, afferma il curatore della mostra, Matthew Yokobosky “Oggi il nightclub continua a essere un modello di rivoluzione sociale, di fluidità di genere e di libertà sessuale”.



Cinquanta disegni di costumi, creati da Antonio Lopez, e ideati per la serata inaugurale dello Studio 54, saranno esposti accanto alle scenografie mai realizzate di Tony Walton e Mark Ravitz. Il Brooklyn Museum utilizzerà anche l’illuminazione originale del club e l’audio delle musiche dell’epoca per ricreare la sua esperienza visiva e acustica.



La sezione intitolata The Studio 54 Experience presenta le feste a tema più stravaganti e leggendarie del nightclub, come la grande inaugurazione, presieduta da Alvin Ailey American Dance Theater, e la festa di Capodanno del 1978 con l’indimenticabile performance di Grace Jones alle 3 del mattino; la prima festa di anniversario ideata visivamente da Issey Miyake e gli eventi che celebrano l’uscita dei film Grease (1978) e Thank God It’s Friday (1978), che hanno dato vita alla canzone di successo di Donna Summer Last Dance, scritta da Paul Jabara.



Inoltre, avrà spazio una vasta collezione di fotografie che ripercorre l’intera storia del night club, tra cui opere immortali dei fotografi Ron Galella, Rose Hartman, Roxanne Lowit, Richard Manning, Meryl Meisler, Miestorm, Anton Perich, Hasse Persson, Dustin Pittman, Adam Scull, Allan Tannenbaum e Doug Vann, oltre a fotografi meno conosciuti come Bob Colacello, George DuBose, Larry Fink, Christopher Makos, Guy Marineau, Toby Old, Tod Papageorge, Robin Rice e Charles Tracy.



La mostra proseguirà con gli anni successivi alla chiusura del nightclub, sottolineando l’influenza dell’estetica dello Studio 54 su arte, moda e design. Nella sua breve durata – 33 mesi – il nightclub è diventato un fenomeno sociale che ha avuto un profondo impatto sulla cultura contemporanea; i designer di moda contemporanea Carr, Kenzo, Rick Owens e altri dimostrano come l’abbagliante estetica da discoteca dello Studio 54 continui a ispirare i creativi di oggi.



Anne Pasternak, Shelby White e Leon Levy Director, del Brooklyn Museum, concludono: “In questo momento storico attuale, in cui le lotte di liberazione si scontrano spesso con norme sociali restrittive, siamo entusiasti di presentare Studio 54: Night Magic. La mostra stimola i visitatori a riflettere su un’epoca significativa della nostra storia e ci sfida a interrogarci sul futuro e sui molti modi in cui possiamo creare un mondo più libero e più giusto”.



Nathalie Anne Dodd


Credits

Immagine di copertina


  • Rose Hartman (American, born 1937). Bethann Hardison, Daniela Morera, and Stephen Burrows at Studio 54, 1978. Black and white photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


Galleria verticale 1


  1. Anchor Hocking Glass Company. Cocktail Glass, \"Manhattan\" Pattern,
    circa 1938–41. Glass, 5 1/8 x 5 3/8 x 5 3/8 in. (13 x 13.7 x 13.7 cm). Brooklyn Museum, Gift of Paul F. Walter, 84.124.20. (Photo: Brooklyn Museum)


  2. Dustin Pittman (American). Richard Gallo, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  3. Dustin Pittman (American). Marisa Berenson and Valentino, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  4. Dustin Pittman (American). Little Jacques, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  5. Dustin Pittman (American). Iman, 1978. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  6. Dustin Pittman (American). Diana Ross, New Year\'s Eve, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  7. Dustin Pittman (American). Cheryl Tiegs, 1978. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  8. Dustin Pittman (American). Calvin Klein, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


Galleria verticale 2


  1. Dustin Pittman (American). Shinzei, 1978. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  2. Dustin Pittman (American). Steve Rubell and Carmen d\'Alessio in Norma Kamali coats, 1977. Courtesy of Dustin Pittman. © Dustin Pittman


  3. Dustin Pittman (American). Two Dancers, 1977. Courtesy of Dustin Pittman. © Dustin Pittman


  4. Guy Marineau (French, born 1947). Pat Cleveland on the dance floor during Halston\'s disco bash at Studio 54, 1977. (Photo: Guy Marineau / WWD / Shutterstock)


  5. Richard Bernstein (American, 1939–2002). Steve Rubell, 1979. Airbrush, gouache, pencil, and collage on board, 16 x 10 in. (40.6 x 25.4 cm). © The Estate of Richard Bernstein


  6. Rose Hartman (American, born 1937). R. Couri Hay and Zandra Rhodes, Studio 54, 1977. Black and white photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


  7. Rose Hartman (American, born 1937). Woman in Red (Valerie LeGaspi), Studio 54, 1977. Color photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


  8. Gordon Munro and Peter Rogers (1934–) for Studio 54 (Nightclub). Now everybody can get into Studio 54, circa 1980. Poster, 22 x 17 in. (55.9 x 43.2 cm). Museum of the City of New York, 2013.8.9. © Gordon Munro, photographer


Galleria orizzontale


  1. Dustin Pittman (American). Studio 54 Entrance Hallway, New Year\'s Eve,1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  2. Rose Hartman (American, born 1937). Steve Rubell, Giorgio de Sant\'Angelo, and guest, Studio 54, 1978. Color photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


  3. Rose Hartman (American, born 1937). Francesco Scavullo and Tina Turner, Studio 54, 1977. Black and white photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


  4. Rose Hartman (American, born 1937). Doris Duke and Andy Warhol, Studio 54, circa 1978. Color photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


  5. Dustin Pittman (American). Zandra Rhodes and Tina Chow, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  6. Dustin Pittman. Stroke of Midnight at Studio, 1978–79. Photograph, 15 x 20 in. (38.1 x 50.8 cm). Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


  7. Anton Perich (American, born Croatia, 1945). Karen Bjornson at Studio 54, 1978. Gelatin silver photograph, 20 x 24 in. (50.8 x 61 cm). Courtesy of the artist. © Anton Perich


  8. Rose Hartman (American, born 1937). Bianca Jagger Celebrating her Birthday, Studio 54, 1977. Black and white photograph. Courtesy of the artist. © Rose Hartman


  9. Dustin Pittman (American). Décor for Steve Rubell\'s Birthday Party, December 2, 1977. Courtesy of Dustin Pittman. © Dustin Pittman


  10. Dustin Pittman (American). New Year\'s Eve, 1979. Courtesy of the artist. © Dustin Pittman


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