Super Yacht a Olbia, approderanno anche sul lungomare
La barra dritta, il vento in poppa. Il traguardo all’orizzonte non sembra più così lontano. Soprattutto dopo il completamento di un altro iter burocratico con l’adozione, in comitato di Gestione, del secondo Adeguamento Tecnico Funzionale al vigente Piano Regolatore Portuale dello scalo gallurese. Olbia come Montecarlo? Non proprio, ma di certo qualcosa di grande sta per capitare a questa città che continua a crescere e a candidarsi definitivamente come approdo sicuro per Yacht e mega yacht. Perché dopo l’annuncio dei lavori per gli attracchi dei giganti del mare al molo Brin arriva oggi l’importante estensione dell’obiettivo anche alla testata del Molo Vecchio, del Molo Bosazza e di tutto il perimetro a mare di via Poltu Ezzu. Una parte del nuovo lungomare dunque vedrà l’arrivo e l’attracco di importanti imbarcazioni con tutto l’indotto che ne scaturirà. «Con l’adeguamento tecnico funzionale adottato oggi in Comitato di Gestione completiamo il percorso di graduale valorizzazione e rilancio del cuore del lungomare di Olbia avviato nel 2021 – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Una volta ottenuto il parere favorevole del Consiglio Superiore ai Lavori Pubblici, altri 650 metri di banchinamenti e relativi specchi acquei potranno essere riqualificati e destinati, in maniera ordinata e funzionale, alla nautica da diporto. Un passaggio che allinea la vocazione turistico ricreativa di quel tratto di waterfront agli strumenti pianificatori in vigore, alle strategie di sviluppo della città, conferendo ulteriore spinta al fiorente vicino comparto della cantieristica nautica. Relativamente al lavoro portuale, nonostante i contraccolpi della crisi, gli scali sardi registrano costanti crescite e sono pronti a nuove sfide di mercato».Sempre in ambito pianificatorio, nella seduta di ieri del Comitato di Gestione è stato illustrato l’accordo procedimentale fra Enti Pubblici (ai sensi della Legge 241/1990) con il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari che rafforza la sinergia nella programmazione e pianificazione condivisa su alcune zone del Porto Canale individuate dal Piano Regolatore Portuale vigente. Sempre in tema di lavoro portuale, è stata data informativa riguardo a: fissazione del numero massimo di imprese portuali; avvio della procedura di estensione del Comitato di Igiene e Sicurezza a tutti i porti del Sistema; approvazione del Regolamento per il deposito temporaneo e la movimentazione di merci (alla rinfusa o in colli) in banchina e nei piazzali degli scali della circoscrizione. Olbia si candida così a diventare il distretto nautico della Sardegna ed è di pochi giorni fa la notizia dell’istituzione a Olbia di un nuovo corso di Laurea in Ingegneria Navale sotto impulso dell’Università di Cagliari e Olbia.
Davide Mosca