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Superga: lo stile a piedi
2 Aprile 2020

Superga: lo stile a piedi


Nata per la montagna e diventata scarpa modaiola. Suola morbida in gomma e cotone. O anche nappa. Amata da chi si sente alla moda, da chi preferisce un look serioso. E da chi indossa casual. Superga SS20 con la nuova Jellygum Alpina reinterpreta in chiave uno storico modello nato alla fine degli anni Quaranta. progettato per l\'alpinismo e caratterizzato dall\'iconica suola Alpina in gomma vulcanizzata con linea carrarmato, all’epoca accolto con entusiasmo dai professionisti di alpinismo perché particolarmente performante in termini di stabilità e aderenza. Design slanciato con punta tonda e chiusura con lacci in cotone.



La nuova versione è una scarpa leggera e sportiva, la cui suola Alpina realizzata in gomma Jellygum trasparente e colorata sdrammatizza il modello. Colori accesi e giocosi dal finish traslucido attirano l’attenzione sulle suole a contrasto, lavorate con una nuova tecnologia di vulcanizzazione della gomma dall\'effetto jelly. La versione femminile esalta maggiormente chi si sente un\'anima pop e vivace, mostrando il proprio lato ironico e raccontando una femminilità con maggior consapevolezza e che non ha paura di mostrare tutto il proprio girl power.


Alpina Jellygum è la classica scarpa che rimane fedele alla storica tecnologia produttiva, ma sa rinnovarsi, percependo i nuovi tempi. In perfetta sintonia con la filosofia Superga fin dal principio. Quando, nel 1903, un giovane imprenditore torinese, Walter Martiny, investe le proprie finanze nella costruzione di una piccola fabbrica per la produzione di vari articoli in gomma, specializzandosi successivamente nella massiccia distribuzione di stivali impermeabili, al fine di migliorare le condizioni di lavoro nei campi e nelle risaie di un\'Italia ancora prevalentemente agricola. Rileva un ex capannone di vernici di proprietà dei fratelli Pio e Angelo Albesiano, nel quartiere Borgata Vittoria a Torino. Il successo immediato rende necessario, nel 1907, alla costruzione di un complesso industriale e, quattro anni dopo, alla costituzione in società che nel 1913 diventa \"Fabbriche Riunite Industria Gomma Torino\" (F.R.I.G.T.), specializzata, oltre che in stivali, tacchi, camere d\'aria per biciclette e giocattoli, anche in pneumatici per il nascente comparto automobilistico.



Alla fine del Primo Conflitto Mondiale la società decide di occuparsi di calzature, soprattutto quelle destinate al tempo libero e allo sport. E così nel 1929 inizia la produzione di calzature in tela con il fondo in gomma vulcanizzata il cui marchio viene dedicato, appunto, alla nota collina torinese. Che diventerà Brand, nel 1934, quando verrà lanciato sul mercato con il nome Superga, in onore alla collina che si trova nei pressi del capoluogo piemontese. Nascono decine di modelli destinati a varie discipline sportive: dal tennis alla boxe, alla pallacanestro, alla ginnastica e allo yachting. E all\'alpinismo, appunto.



Durante la Seconda Guerra Mondiale la produzione viene riconvertita e la Superga produce essenzialmente maschere antigas. Alla fine del conflitto viene ripresa la produzione di calzature. La fusione con la Pirelli S.P.A., nel 1951, aumenta in maniera vertiginosa la produzione, passando dai 2 ai 12 milioni di scarpe. Nel 1981 Superga debutta ufficialmente nel campo dell\'intero abbigliamento sportivo. Alla fine degli anni Novanta lo storico stabilimento di via Verolengo 28 cessa la produzione interna, limitandosi esclusivamente alla commercializzazione dei prodotti realizzati all\'estero. Aprono negozi flagship a Milano e a Roma. Verso la fine degli anni Novanta la sede della Superga è trasferita a Rivoli, in provincia di Torino, mentre l\'antica struttura di via Verolengo sarà demolita negli anni Duemila. Nel 2007 la società è acquisita dalla multinazionale BasicNet, gruppo italiano che opera nel settore dell’abbigliamento delle calzature e degli accessori, nel cui rooster sono compresi, tra gli altri, Robe di Kappa, K-way, Sebago e Jesus Jeans. BasicNet non produce nulla direttamente: con 70 programmatori, 100 designer e 100 esperti di comunicazione, crea un menu di modelli, offre una piattaforma informatica che consente ai licenziatari di decidere liberamente cosa produrre e come distribuire i prodotti localmente e li supporta partecipando al ciclo produttivo con società dedicate. I licenziatari riconoscono al gruppo BasicNet, titolare dei vari marchi, commissioni calcolate sulle vendite nette a compenso della licenza del marchio nel mercato globale.


Nel 2011 BasicNet sigla un importante accordo con Steve Madden, celebre stilista statunitense di scarpe – il suo gruppo è quotato all\'American Stock Exchange - diventando distributore esclusivo per il mercato statunitense, canadese e messicano, del marchio. In seguito, i prodotti Superga hanno trovato maggior mercato sulla vendita web online, mentre i negozi italiani del marchio sono stati riaperti, tuttavia in misura molto più ridotta rispetto al passato.



Fabio Schiavo


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