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20 Settembre 2019

Tè, piacere intenso e raffinato


Il prodotto dalle Camellia Sinensis - piante che appartengono al genere delle Camelie, famiglia delle Theaceae, coltivate soprattutto in Estremo Oriente, Cina e nel continente indiano - è un piacere.



Secondo una leggenda cinese l\'imperatore Chen Nung, conosciuto anche come il Divino Mietitore, beveva solo acqua bollita e obbligava i suoi sudditi a fare lo stesso. Un giorno, mentre si riposava sotto un albero di camelie con la sua acqua calda, caddero alcune foglie nella tazza. L\'imperatore incuriosito assaggiò l\'infuso e si sentì pervaso da un senso di benessere. Decise quindi di condividere con i sudditi la scoperta, creando coltivazioni di tè in tutto l’Impero.



Il nome Divino Mietitore deriva proprio dalle sue politiche in campo agricolo. Un racconto indiano, invece, sostiene che la scoperta del tè sia avvenuta nel 43 d.C. per opera del Buddha. Il principe, viaggiando fino alla Cina, fece voto di non dormire durante i sette anni di meditazione che si era imposto. Assalito dalla sonnolenza, istintivamente iniziò a masticare delle piccole foglie prese da un cespuglio selvatico e recuperando immediatamente le forze. Si trattava ovviamente di tè. Testi ne attestato il consumo in Cina già nel III secolo; – anche se un trattato di farmacopea risalente intorno al 200 a.C. ne parla diffusamente - e i maggiori promotori dell\'uso furono i monaci buddisti che l\'adottarono come bevanda rituale e tonificante, dalle proprietà benefiche per la salute e che nell\'800 d.C. ne portarono dei semi in Giappone.



Non sorprende, quindi, se anche per questa bevanda esistano delle eccellenze, piccole e raffinate produzioni, destinate a pochi e selezionatissimi intenditori, capaci di sborsare cifre inimmaginabili solo per assaporarne un sorso. Come, per esempio, il cinese Da Hong Pao, un oolong, cioè tra un tè verde e un nero, che si trova solo sui monti Wuyi, nella provincia del Fujian, in un piccolo terreno una volta parte di un palazzo imperiale della dinastia Ming. La sua particolarità, oltre al prezzo, oltre 1.400 dollari al grammo, deriva dal fatto che la raccolta non avviene tutti gli anni e da solo sei piante che hanno più di 350 anni.



Sempre dalla provincia del Fujian, celebre per la coltivazione di tè pregiati, ma nella zona di Anxi, arriva un altro oolong, il Tie Guan Yin, di cui una varietà è venduta a più di 3mila dollari al chilogrammo. Chiamato anche éha un sapore di castagna e può essere infuso fino a sette volte prima di perdere il gusto.



Il Po Pu erh, un tè nero da oltre 1000 dollari al chilo, è stato \"inventato\" nel IIXX secolo per farne dono all’imperatore Qianlong. Viene prodotto nella provincia di Yunnan, dagli escrementi di insetti che si nutrono delle foglie, poi infusi per rendere questo tè energizzante, oltre che ricco di proprietà medicinali.



Il Yellow Gold Tea Buds è un tè giallo dalle foglie ricoperte da oro a 24 carati, cosa che non altera le qualità del tè. L’oro è aggiunto per le sue proprietà salutari, molto apprezzate in Asia. Molto difficile da comprare, lo si può trovare soltanto a Singapore a 4mila dollari al chilo.



Infine, il Gyokuro, tè verde giapponese: dopo aver fatto essiccare al sole le foglie per due settimane queste vengono sminuzzate finemente. Il procedimento aumenta i livelli di aminoacidi nelle foglie e rende il sapore dolce e ben distinto. Prodotto a Uji, nella Prefettura di Kyoto il nome significa ‘gioiello di rugiada‘, dal colore verde dell’infusione. Costo 1400 dollari al chilo.


Fabio Schiavo

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