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TEMPLES, le sfumature che non sospetti
6 Dicembre 2021

TEMPLES, le sfumature che non sospetti


È un oggetto di culto più che un libro: TEMPLES di Giancarlo Pradelli, edito da 5 Continents Editions con la prefazione di Elisabetta Bazzani, è un viaggio fotografico nella Sardegna rurale e campestre dell’entroterra.


Il volume, in libreria dal 25 novembre, nei 40 scatti in bianco e nero mostra un volto poco noto della Sardegna: le sue aree lontane dal mare e popolate da resistenti edifici antichi, testimoni dello scorrere del tempo e, insieme, del suo potere corrosivo.


Nell’isola chiamata dai Greci Ichnusa, in paesaggi assolati e battuti dal vento, si trovano chiese, monasteri e pievi di antica costruzione perlopiù caduti in disuso. Sono edifici battezzati con i nomi di santi, un tempo parte di un tessuto urbano oggi vuoto di uomini, accomunati dalla posizione solitaria che aggiunge un fascino per certi versi struggente: veri e propri miracoli di pietra, di rara bellezza, simboli di una sacralità intrinseca del territorio.



È in questa Sardegna poco nota, senza mare, che trova ispirazione Giancarlo Pradelli che da tempo conduce le sue ricerche tra architettura e paesaggio, con attenzione agli accadimenti di un dialogo tra ruderi e natura. Il suo sguardo non si sofferma solo su edifici prestigiosi, frutto delle storiche infiltrazioni culturali nell’isola, ma predilige modeste costruzioni di stili diversi e rustiche chiese campestri, di matrice pastorale, realizzate da maestranze locali per resistere alla forza del vento e al clima mediterraneo. Spesso ridotti alla condizione di muri crollati per il potere corrosivo del tempo, questi relitti, ormai vago ricordo delle originarie architetture, hanno assunto una nuova forma, destinata inesorabilmente a ulteriori silenti mutazioni.


Per 5 Continents Editions Giancarlo Pradelli ha pubblicato altro, sempre dimostrando quel sistema di scrittura che cifra il suo talento: Eolie, dove gli scatti di Lipari, Vulcano, Salina, Filicudi, Alicudi, Panarea, Stromboli sono schegge di fuoco trasparenti nella luce invernale che non sa mentire; Pierluigi Ghianda dove si stagliano come fate Morgane i lavori della bottega di uno dei più grandi artigiani contemporanei definito il “poeta del legno”; Home dove appaiono case abbandonate nella pianura emiliana cui sopravvive tempo, grazia e la spettacolare dignità della condizione contadina: sono case e casolari immersi nel silenzio, accumunati fra loro dallo stato di “rudere”.



Trasferitosi negli Stati Uniti, dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento della fotografia, Giancarlo Pradelli si dedica alla tecnica del bianco e nero e del ritratto.


TEMPLES è quell’opera che si costruisce attorno a delicatissimi equilibri tra l’atterrente bellezza del patrimonio e l’indifferenza di chi lo possiede. Eppure, alla conservazione di tutto quanto abbiamo ereditato, sembra provvedere in maniera più che mai spirituale proprio questo lavoro. Col suo pazzesco senso del luogo e dell’atmosfera Giancarlo Pradelli ci svela la stessa identica storia raccontandola però dal punto di vista del tempo anziché da quello dello spazio. Quasi come se la casa del tempo potesse essere piazzata al centro di un’immagine; o come se l’insediamento dell’uomo, spiegato dalla sovrapposizione delle pietre, si potesse in qualche modo tradurre in più linguaggi. È il tempo a dare il luogo, ad aprire porte su altre dimensioni. Ogni scatto sembra una traduzione in Braille delle antiche costruzioni, qualcosa che si può toccare ma non vedere, mentre le parole dimenticano strati di storia dell’uomo sulla difficilissima materia che siamo soliti chiamare storiografia.



Anna Maria Turra





  • Tutti i diritti riservati © 5 Continents Editions – Photo © Giancarlo Pradelli 2021


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