Tennis: il trofeo della Coppa Davis ad Arzachena
Praticamente tutti sono rimasti collegati alla televisione per assistere a una delle partite più attese della stagione. Il trionfo della Coppa Davis è stato qualcosa di memorabile per lo sport italiano. Un momento in cui il gioco di squadra non solo ha inciso sull’intero torneo, ma ci ha fatto anche scoprire la passione del tifo durante quelle ore di gioco rimaste impresse nella nostra testa. Dopo la tappa di Alghero, Arzachena ha ospitato il Trophy Tour a cui hanno preso parte il Sindaco Roberto Ragnedda, la Delegata allo Sport e Spettacolo del Comune Nicoletta Orecchioni, e il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi.
L’impresa 2021
Tutti gli appassionati di questo sport hanno avuto il piacere di vedere da vicino il trofeo tornato a casa dopo ben 47 anni. Tutto ciò è stato merito di un team che da Malaga ha saputo cogliere una grande occasione battendo i più forti atleti al momento. E visto che si parla di imprese, è il caso di raccontarne un’altra con protagonista proprio il borgo gallurese. La città unì le forze per ospitare nel 2021 una tappa della Coppa Davis. Qualcosa di mai visto ma che è entrato di diritto nella storia di questo sport. A ricordarlo è stato proprio il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, che sostiene che quella vittoria a Malaga non sarebbe mai avvenuta «se non avessimo battuto la Slovenia qui ad Arzachena nel 2011».
Quel confronto contro la Slovenia, prosegue Binaghi, fu «una follia, talmente grande che l\'ITF cambiò le regole e rese praticamente impossibile ripetere. Dovemmo fare ad esempio due ricorsi per organizzare la finale dell\'allora Fed Cup contro la Russia».
Per dare l’idea di ciò che era accaduto, mai si era giocato un match in una città così piccola come Arzachena. «Battemmo anche un altro record, perché un incontro ufficiale della nazionale di un grande sport come il tennis non credo ci sia mai stato e difficilmente ci sarà per un problema di impianti. Si fece una cosa fuori dall\'ordinario, una vera e autentica pazzia».
A ricordare quel momento è stato anche il sindaco Ragnedda: «ad Arzachena ci fu una reazione sociale. Dovemmo fare un grande lavoro per adeguare gli impianti in poco tempo, e nacque uno spirito di solidarietà tra gli imprenditori locali e in poco tempo stravolsero uno degli impianti ancora oggi tra i più apprezzati in Sardegna».
L\'Insalatiera d’argento è esposta a Cagliari dall\'8 gennaio al Palazzo Civico di via Roma per poi proseguire il suo tour a Palazzo Marino a Milano dal 18 al 24 gennaio.
Riccardo Lo Re