Time in Jazz, il festival che riparte dall’Anima

Inondati dal profumo del mare e del mirto. In location da sogno immaginate per raccontare la storia di un’isola e del suo grandioso popolo. Il tutto attraverso i concerti che, in trentatré anni, sono diventati il punto di approdo per musicisti e spettatori provenienti da tutte le parti del mondo. Questo e molto di più è il Time in Jazz, il festival creato dal trombettista sardo Paolo Fresu che da Berchidda ha portato il nome della Sardegna in giro per il mondo.

La musica al tempo del Covid non si ferma e, nonostante le cautele del caso previste per gli spettacoli, ritornerà protagonista in quindici comuni del nord Sardegna.

Dal 9 al 16 di agosto con il titolo Anima come i figli d’anima che vengono accolti nelle famiglie berchiddesi, anche se non sono parenti. Come il piccolo, ma indispensabile, cilindretto di legno custodito all’interno dei violoncelli e dei violini.

Arzachena, Bortigiadas, Cheremule, Ittiri, Loiri Porto San Paolo, Mores, Nulvi, Ploaghe, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania, Bulzi, Luogosanto e Porto Rotondo ospiteranno ben 150 artisti. «Io mi aspetto un festival bellissimo. C’è tanto entusiasmo da parte nostra e del pubblico che vuole riprendere a vivere e a condividere le emozioni. Questo periodo ci ha cambiato inevitabilmente, e dietro al nostro festival c’è un messaggio civico che serve a far fluire questa diversità e rafforzare ancora di più il concetto di rispetto del territorio».

Da segnalare, il 10 agosto, il concerto di Paolo Fresu ad Arzachena alla testa del suo storico quintetto. E ancora Daniele Silvestri il 9 agosto a L’Agnata con l’evento dedicato a Fabrizio De Andrè. E poi Rita Marcotulli, Antonello Salis e tanti altri.

Trovate tutte le informazione su Time in Jazz nel sito ufficiale dell\'evento.

Davide Mosca