Torna A Maimone, il carnevale di Samugheo
Pelli di pecora bianche e lunghe corna, il suono ritmico dei campanacci che risuona nelle orecchie degli spettatori, un’arcana e misteriosa figura, S’Omadore, cerca incessantemente di domare la bestia bianca simbolo di morte e rinascita che l’accompagna, S’Urtzu. Intorno a loro i Mamutzones più o meno umani, danzano e saltano per le strade mentre si danno battaglia a cornate in un movimento quasi contagioso.
E mentre tutte queste figure che sembrano uscite dai più fantasiosi racconti si riversano per le strade di Samugheo, uno dei tanti pittoreschi paesi vicino ad Oristano, ecco che le segue poco dopo la melodia unica di su pipiolu, la cadenza ritmata di su tumbarinu e di tanti altri antichi strumenti della tradizione.
Sono solo alcune delle maschere sarde che popoleranno le vie del paesino del Mandrolisai il 9 febbraio prossimo in occasione di “A Maimone”, tradizionalmente conosciuto come Su Carrasegare Antigu Samughesu e organizzato dal Gruppo Etnico Culturale Mamutzones de Samugheo con il patrocinio della Fondazione di Sardegna e del Comune di Samugheo.
Appuntamento indimenticabile e da vivere almeno una volta, il Carnevale di Samugheo quest’anno festeggerà ben 25 anni e anche per questo motivo si prospetta un evento ancora più importante.
A popolare la sfilata che inizierà dalle 16:00 ci saranno maschere e figure non solo di Samugheo ma anche dei paesi vicini, come i musicali Tumbarinos di Gavoi, i Boes e i Merdules di Ottana, i Thurpos di Orotelli ammantati di nero dagli abiti al volto (dipinto utilizzando il sughero bruciato) e tante altre.
Ma c’è di più, perché come è già successo nelle edizioni precedenti anche quest’anno alla sfilata parteciperanno figure carnevalesche provenienti dalla penisola e oltre. Per la venticinquesima edizione gli ospiti d’eccezione saranno le liguri figure di I Belli e Brutti e dei Kurent di Lancova Vas, località della Slovenia alla cui tradizione appartengono queste maschere tanto simili ai Boes sardi per estetica e movenze.
Il dopo serata sarà poi dedicato agli spettacoli musicali e ai balli tradizionali, una bella occasione per fermarsi a cenare con i cibi tipici del luogo, passeggiare sotto le stelle e percorrere le stradine del paese!
E in attesa della sfilata, perché non sfruttare la mattinata per visitare il centro in fermento e i suoi dintorni? Il paese di Samugheo ha fatto la storia dell’isola per i suoi prodotti artigianali tra i quali spicca la lavorazione dei tessuti. Arte antica e tramandata di generazione in generazione, all’artigianato tessile locale e sardo in generale è interamente dedicato il MURATS (Museo unico regionale dell\'arte tessile sarda), una struttura museale che raccoglie manufatti provenienti da tutta la Sardegna.
Tra le sue campagne fatte di ulivi secolari, querce e pascoli invece, si nascondono diversi siti archeologici e paesaggistici di rara bellezza, come il misterioso castello di Medusa o le bellissime grotte dell’Aquila e Sa Conca’e su Cuaddu.
Indicazioni:
Da Oristano, lascia la città procedendo in direzione est in via Ricovero, quindi immettiti sulla SP55 in direzione di Strada Statale 388 del Tirso e del Mandrolisai. Procedi fino ad immetterti nella SS388 e segui le indicazioni per Sassari/Simaxis, Entra nel paese di Simaxis e prosegui dritto fino alla rotonda, quindi immettiti nella SP35 e prosegui pr circa 5Km fino ad arrivare alla rotonda di Siamanna.
Prendi la terza uscita e prosegui sulla SP33 seguendo le indicazioni per Samugheo.
Info utili:
In occasione di questi eventi, diverse associazioni organizzano dei bus-navetta grazie ai quali è possibile andare e tornare da Samugheo con facilità. Se quindi stai programmando un viaggio senza automobile, prenotare un posto a bordo di questi mezzi potrebbe essere una valida soluzione.
Fotografie tratte dalla pagina Facebook ufficiale dell’evento A Maimone: