Tutta la bontà dei chiusoni galluresi
In agriturismo non mancano mai. Stesso discorso per i ristoranti che puntano sulla tradizione. E molto spesso si preparano anche nelle sagre e nelle case, soprattutto nei giorni di festa. Sono i chiusoni, o chjusoni, gli gnocchetti tipici della Gallura. Un piatto tradizionale, figlio della cultura degli stazzi, considerato un simbolo culinario di questa fetta di Sardegna. La ricetta classica non prevede particolari varianti. I chiusoni si mangiano con il sugo di pomodoro, generalmente a base di carne, più una spolverata finale di pecorino. Per la versione vegan, basta realizzare un semplice sugo al pomodoro.
Ingredienti per quattro persone
- 400 grammi di farina di semola
- acqua
- sale
- 500 ml di passata di pomodoro
- salsiccia
- olio extravergine d’olive
- 2 spicchi d’aglio
- pecorino sardo
Preparazione
Utilizzare la farina di semola e l’acqua tiepida e salata per creare un impasto morbido e compatto. Dopo aver fatto riposare l’impasto per circa mezz’ora sotto un panno leggermente umido, realizzare dei lunghi cilindri di pasta utilizzando i palmi delle mani.
Si procede con il tagliare i cilindri in piccoli pezzi di circa 3 centimetri. Ogni tocchetto va poi sfregato con il pollice su una superficie ruvida, come per esempio il retro di una normale grattugia, con lo scopo di abbellire ogni singolo gnocco. Terminato quest’ultimo procedimento, buttare i chiusoni in una pentola di acqua bollente. Una volta saliti tutti a galla, raccogliere e scolare gli gnocchetti con un mestolo e adagiarli su un vassoio da portata. I chiusoni vanno infine conditi con il sugo a base di carne, che si prepara così: soffritto di olio e aglio, aggiunta della polpa della salsiccia senza pelle, aggiunta della passata di pomodoro e del sale e cottura a fuoco lento di 40 minuti, tenendo il coperchio chiuso. Una volta conditi gli gnocchi, spolverare la gustosa pietanza con del pecorino sardo.
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