Ulysse Nardin, nel segno della tigre
È un momento piuttosto importante in Cina. L’anno appena cominciato coincide con quello della tigre, un simbolo che significa molto per questo paese e che Ulysse Nardin ha deciso di omaggiare con una collezione più che mai esclusiva. Ma prima bisogna capire che cosa si nasconde dietro a questa figura. Il primo pensiero, quasi istintivo, spinge a soffermasi sulla sua forza bruta, unita a un’aggressività che la rende la vera regina della giungla. In verità è molto più complesso di questo. Bisogna levigare, scavare a fondo, e si entra subito nel cuore della questione, scoprendo che la tigre per questo popolo coincide con altre virtù: passione, audacia, sicurezza, determinazione. Chi nasce in questo periodo sa che avrà queste qualità per la vita, passando da essere persone travolgenti e impavide a tranquille in un un solo attimo. Il che vuol dire essere autorevoli e capaci di controllare il proprio impeto a seconda della situazione. Ulysse Nardin per questa grande occasione (la terza di un ciclo di 12 anni secondo i segni zodiacali cinesi), ha scelto di creare l’orologio Classico “Tiger” in oro rosa, disponibile in 88 esemplari in edizione limitata.
È tutta una questione di tecnica
Questa versione di assoluta eleganza è stata realizzata utilizzando il meglio della tradizione artigianale che ha da sempre contraddistinto questa storia aziende. Il sapere va sempre conservato con cura, mantenendo intatta una storia che almeno in questo settore non può essere sostituita dall’avanzata tecnologica. Ulysse Nardin per il suo Tiger ha scelto due metodi di smaltatura che resistono nel tempo - lo champlevé e il paillonné - così da consentire all’artista di poter esprimere tutto il suo talento concentrato in un quadrante dove tutto prende forma e spessore.
La smaltatura champlevé è un processo piuttosto complesso tanto da essere utilizzato da pochissimi artigiani professionisti. La decorazione, a cominciare dallo smalto, è paragonabile alla tecnica che si usa per dipingere dei piccoli oggetti in miniatura, dove anche il più piccolo dettaglio non va trascurato. Non a caso si tratta di una vera forma d’arte che prevede diversi passaggi. Per prima cosa è necessario scolpire il quadrante, creando delle celle individuali da riempire con lo smalto. Ma prima di essere levigato e lucidato questa parte dell’orologio va riscaldato in modo che lo smalto, una volta sciolto, sia pronto per la fase successiva, dall’inserimento di colori a elementi metallici. Ma quello che colpisce di questo segnatempo è la smaltatura paillonné, antica tecnica artigianale che conferisce prestigio al Tiger, grazie alle sottili foglie dorate o argentate (i paillons) messi manualmente dall’autore, come nel caso della luna ottenuta con l’argento, e le stelle color oro.
Eccellenza, precisione, stile. Il Tiger è alimentato dal movimento UN-815 con riserva di carica di 42 ore, ed è composto da un cinturino di alligatore nero con una fibbia in oro rosa e un fondello aperto in zaffiro. Impermeabile fino a 50 m, la cassa sa come graffiare il nostro sguardo con un disegno della tigre straordinario.
Riccardo Lo Re