«Un anno di ripresa e grandi soddisfazioni»
L’ultima prestigiosa recensione è arrivata a ottobre da Wine Enthusiast, tra le principali riviste di vini degli Stati Uniti d’America, che nella degustazione comparata tra vini provenienti da Sardegna e Sicilia ha promosso a pieni voti Vigne Surrau. Branu 2020, Sciala Vendemmia Tardiva 2018, Limizzani 2020 e Surrau Brut Vermentino di Gallura Docg Metodo Classico hanno sfondato tutti quota 90 punti, piazzandosi in vetta alla classifica stilata dalla giornalista ed esperta enologa Kerin O’Keefe, italian editor del magazine da 4 milioni di lettori mensili. Un riconoscimento che chiude un 2021 ricco di successi, come racconta il padrone di casa delle cantine arzachenesi Tino Demuro. «È stato un anno di ripresa, graduale e secondo le regole imposte dalla pandemia del Covid-19, ma ricco di soddisfazioni: a livello di accoglienza, avere a disposizione tanti spazi all’aperto è stato un vantaggio che ci ha permesso di procedere secondo programma», esordisce il patron di Vigne Surrau.
«Quanto al vino, che è il nostro attore principale, come dico sempre, è stato protagonista di una crescita di qualità ma anche di quantità: avere un buon prodotto e restare aperti tutto l’anno vicino alla Costa Smeralda è il nostro marchio di fabbrica, che, dopo il rallentamento del 2020, ci ha permesso di migliorare quest’anno i numeri del 2019».
E se per l’ultimo nato Montidimola la scalata verso il successo è appena cominciata, nel 2021 Sciala s’è aggiudicato i Tre bicchieri del Gambero Rosso, e per il quinto anno di fila, ciò che ha contribuito a guadagnare a Surrau la Stella per aver ottenuto complessivamente, per 10 anni consecutivi, il premio dei Tre bicchieri. «Riconoscimenti che ci riempiono d’orgoglio: per essere una cantina giovane, valgono come i 10 scudetti della Juventus», spiega Demuro, che per il prossimo anno ha in serbo diverse novità. «Tra le quali», svela, «l’ampliamento del percorso enologico itinerante all’esterno della cantina: la verità è che continuiamo a essere un’azienda work in progress». A partire dal vino. «Anche per il 2022 le prospettive sono buone, anche se la cartina di tornasole la avremo, come sempre, a inizio anno, quando cominceremo a imbottigliare», dice ancora l’imprenditore gallurese. «Intanto, nel solco della filosofia della nostra cantina di proporre arte e cultura, ci godiamo la nuova mostra permanente», conclude Demuro. «Un’installazione di foto su alluminio di Salvatore Ligios, allestita lungo la strada tra le vigne».
Ilenia Giagnoni