Un futuro sempre più green e sostenibile per Smeralda Holding
La Costa Smeralda cresce, secondo un programma fatto di idee, visione, investimenti. Un progetto insieme compiuto e in divenire, che emerge con chiarezza dalle parole di Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding, società controllata da Qatar Holding, proprietaria dei principali asset turistici a 5 stelle della Costa Smeralda. “Siamo molto orgogliosi di vedere procedere speditamente, secondo i tempi previsti, le tappe del nostro piano di investimenti, un programma che guarda al futuro, sempre più green ed ecosostenibile, di una delle destinazioni turistiche più iconiche e rappresentative a livello mondiale, la Costa Smeralda – spiega Mario Ferraro -. Nel corso del 2021 sono stati investiti oltre 15 milioni di euro nel completamento della terza imponente fase di restyling dell’hotel più glamour della Costa Smeralda, il Cala di Volpe. Innoveremo anche nelle partnership strategiche e nelle proposte della ristorazione, che si arricchiranno ulteriormente nel 2022: apriremo a Porto Cervo il noto ristorante Zuma, per una offerta che guarda a una versione sofisticata della tradizionale cucina giapponese Izakaya”. Un accordo che rappresenta un ulteriore segnale che Smeralda Holding lancia al mercato turistico internazionale, per ribadire la propensione all’innovazione e alla differenziazione che ha contraddistinto la strategia degli ultimi anni.
“Il nostro piano di investimenti quinquennale, del valore complessivo di 120 milioni di euro, costituisce un pilastro fondamentale nella strategia di sviluppo e diversificazione dell’offerta turistica avviata dal Gruppo nel 2017: proseguiremo questo inverno con la conclusione dell’ultima fase di ristrutturazione del Cala di Volpe, ed entro il 2023 completeremo il piano di investimenti quinquennale con altri 60 milioni di euro”, sottolinea Ferraro.
In sinergia e sintonia con il Consorzio Costa Smeralda, Smeralda Holding lavora per migliorare costantemente i servizi rivolti a consorziati e turisti, con l’obiettivo di rendere la destinazione più fruibile e sempre più prestigiosa, nell’interesse dei consorziati e del loro patrimonio immobiliare che, come hanno dimostrato recenti studi, ha registrato un incremento dei valori, superando altre destinazioni italiane. “Ci apprestiamo a chiudere un esercizio 2021 con dati positivi e in sensibile miglioramento rispetto al 2020, molto vicini ai numeri del 2019: da metà luglio abbiamo registrato una fortissima ripresa. Alcuni trend che si sono profilati nel 2019, si sono consolidati nel 2020 – sottolinea il CEO di Smeralda Holding -. La gente viaggia meno ma resta più a lungo; molti preferiscono viaggiare fuori dai periodi di picco, che ci ha consentito di prolungare la stagione e tenere aperti alcuni nostri alberghi fino a fine ottobre\". Aumenta anche la domanda di ville e suite ed il nuovo lusso è avere più spazio, aree all’aperto e la possibilità di isolarsi. Nel 2022 si prevede una accelerazione della ripresa, ma la domanda turistica probabilmente non tornerà ai livelli pre-pandemici prima del 2024. I dati confermano che le destinazioni più belle e attrattive sono più resilienti ed i grandi flussi turistici torneranno. “Vediamo prospettive future veramente molto positive anche per il turismo della nostra isola, con grandi opportunità per consolidare la Sardegna come destinazione sostenibile – conclude Ferraro -. Ma la prossima stagione riserverà ulteriori sorprese: ci avviciniamo a un importante compleanno, perché la nostra Costa Smeralda celebrerà i 60 anni e stiamo lavorando con il Consorzio a un ricchissimo calendario di eventi e appuntamenti per celebrare questa destinazione, questa terra e questa grande comunità gallurese, a cui dobbiamo molto”.
Giandomenico Mele