Un pezzo di storia della Sardegna su fumetto, ecco la graphic novel sulla Sartiglia
Si sta tenendo in queste ore uno degli appuntamenti più attesi del carnevale in Sardegna. Stiamo parlando ovviamente della Sartiglia, che dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, è tornato in scena con le usanze e i costumi che la caratterizzano. Ma la vera novità è in realtà un’altra. Ed è un’opera. Le tradizioni di questo evento sono state al centro di una graphic novel dal titolo “Sartiglia. Leggenda di primavera” realizzato dal docente di fumetto all’Accademia d’arte di Cagliari Stefano Obino.
«Volevo raccontare la Sardegna della mia infanzia - afferma Obino - era una festa organizzata in “piccolo” e restituiva quel sapore familiare così come la ricordano i nostri padri e le nostre madri». Il risultato è un volume che ripercorre le vicende di un cavaliere che dopo essersi diretto nella foresta del Monte Arci, vicino alla fontana de S’acqua Frida, si troverà di fronte a un Fauno, creatura mitologica e magica, che lo investe del ruolo di semidio, meglio conosciuto come il Componidori.
«Mi è piaciuto - continua l’autore - poter rappresentare l\'essenza \'pagana\' della Sartiglia come un rito propiziatorio dell\'inizio di primavera e quindi poter definire quegli aspetti misteriosi e affascinanti della figura del capocorsa, su Componidori, un semidio dall\'aspetto androgino e imperscrutabile che con la sua condotta porta prosperità per i raccolti e per i cittadini». L’opera è riuscita a sfruttare il potenzino del fumetto combinando insieme l’arte del disegno con la scritture, lasciando che sia poi il racconto a proseguire il suo percorso tra corse di cavalli alle ambientazioni suggestive di questo luogo, tra il reale e fantasy. Magia e folklore trovano il supporto essenziale della natura e il paesaggio della Sardegna, in un dinamismo che è stato restituito grazie al lavoro di Matteo Calabrò: «È difficile per me esprimere cosa significhi aver partecipato a questo progetto, essendo il mio esordio nel mondo del fumetto, e per un evento importante come la Sartiglia. Ancora non mi sembra vero. Posso solo dire che è stato incredibile e appagante».
Riccardo Lo Re