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Una rivoluzione interattiva per i siti archeologici di Arzachena
15 Maggio 2021

Una rivoluzione interattiva per i siti archeologici di Arzachena


Il mondo dei nuragici adesso diventa interattivo. Tra tour virtuali, applicazioni all’avanguardia e l’idea di un videogame, la storia millenaria di Arzachena incontra l’universo delle nuove tecnologie. E questo grazie a un accordo sottoscritto dal Comune e dal Cnr. L’obiettivo è quello di rivoluzionare e incentivare la divulgazione storica e la fruizione turistica del vasto patrimonio storico di questa fetta di Gallura. Una iniziativa, presentata nei giorni scorsi, che è stata promossa direttamente dal sindaco Roberto Ragnedda e dal presidente del consiglio comunale Rino Cudoni.



L’accordo


Alla base dell’accordo c’è lo studio e lo sviluppo di applicazioni interattive, installazioni e tour virtuali, più l’idea di realizzare, in futuro, addirittura un videogioco. Due i siti archeologici interessati dal progetto: il villaggio nuragico La Prisgiona e la necropoli Li Muri, che si trovano entrambi a pochi chilometri dalle spiagge della Costa Smeralda. «La valenza di questo accordo è duplice. Finalmente riusciamo a inserire il nostro patrimonio storico in un circuito nazionale e internazionale grazie al Cnr, che rappresenta un’eccellenza in campo scientifico – spiega il sindaco Roberto Ragnedda -. I siti storici sono un asset fondamentale per lo sviluppo del turismo nei mesi di spalla. Ma ci poniamo anche un altro obiettivo, quello di raccontare la storia di Arzachena alle nuove generazioni con strumenti appetibili per il loro target: valorizziamo la storia e, allo stesso tempo, ci proiettiamo al futuro, al mondo dei giovani».



Sulla stessa linea Rino Cudoni, presidente del consiglio comunale. «L\'accordo rientra tra le iniziative per le celebrazioni del centenario dell\'autonomia del Comune di Arzachena da Tempio Pausania, che culmineranno a maggio del 2022 – spiega -. Le prime campagne degli scavi furono avviate dai fratelli Ruzittu, che hanno lottato per l’indipendenza del paese oltre 100 anni fa.



Il Cnr ha mostrato grande interesse verso il nostro patrimonio storico. Vogliamo dare un contributo importante alla divulgazione della storia legata al periodo nuragico in Sardegna che, ancora oggi, resta poco conosciuta oltre i confini dell’isola».



I siti archeologici


Il villaggio nuragico La Prisgiona, uno dei più importanti della Sardegna, è un gioiello che non smette di stupire. Tra le tante persone che lo hanno visitato addirittura Piero Angela, il padre dei divulgatori scientifici italiani. La necropoli Li Muri, invece, è un sito molto più antico, risalente al IV millennio avanti Cristo e ascrivibile alla Cultura di Arzachena. La ricerca punta alla creazione di un tour virtuale fruibile da smartphone, tablet, pc o da caschi immersivi che mostrerà lo stato attuale e originario della necropoli di Li Muri e del complesso nuragico La Prisgiona. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe diventare lo scenario di un videogame con cui ampliare il target di fruitori e conoscitori del patrimonio storico locale attraverso nuove piattaforme. «È un privilegio e una grande opportunità per Arzachena siglare questa convenzione con uno dei massimi enti di rilevanza nazionale e internazionale nel campo della ricerca per valorizzare il nostro patrimonio archeologico grazie a nuovi strumenti digitali» commenta Valentina Geromino, assessora comunale alla Cultura.



Dario Budroni



Foto: Marcello Chiodino


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