Uno spettacolare trekking alla scoperta di Monte Corrasi
Lo vedi da lontano e subito ti viene voglia di conquistarlo. Il Monte Corrasi è un monumento della natura che domina con imponenza vallate e paesi. È la cima più elevata di tutto il Supramonte. Alto 1463 metri, e caratterizzato da bianche pareti strapiombanti, è una delle mete più ambite dagli escursionisti, compresi tanti turisti che sbarcano in Sardegna non solo per un tuffo al mare ma anche per andare a scoprire i tesori dell’entroterra. Il Corrasi, un massiccio montuoso calcareo-dolomitico ricco di specie animali e vegetali, sovrasta il paese di Oliena, uno dei centri più importanti della Barbagia. E così sono tante le persone che raggiungono il monte per praticare diversi tipi di sport, dal semplice trekking all’arrampicata passando addirittura per il parapendio. Raggiungere la vetta non è una impresa difficile: basta soltanto godere di un buon allenamento fisico per affrontare la salita verso la cima.
Il trekking
Sono diversi i sentieri che portano fino a Punta Corrasi, tra l’altro il punto più alto della Sardegna dopo le vette del Gennargentu. Il percorso più semplice è però quello che parte da località Tuones, che si trova circa a quota 1000 metri, dove è possibile parcheggiare l’auto al culmine di una strada ripida, cementata e ricca di tornanti che dal paese di Oliena si arrampica sul costone della montagna (seguire le indicazioni per Monte Maccione o servirsi del navigatore). Da Tuones parte dunque un sentiero (nel caso percorribile solo con mezzi 4x4) mai troppo impegnativo che, pian piano, sale fino a una piazzola sterrata da dove si può ammirare un ampio e straordinario panorama.
Una volta arrivati qui bisogna poi imboccare il sentiero sulla destra che porta fino a Punta Corrasi (1463 metri sul livello del mare). Lo spettacolo è davvero unico: la vasta sommità del monte è infatti contraddistinta dal colore bianco della roccia. Un paesaggio lunare, aspro e selvaggio che toglie il fiato e che si estende per diversi chilometri.
Dalla cima del Corrasi si può ammirare un panorama a 360 gradi, dal mare del golfo di Orosei fino ai monti della Gallura e del Gennargentu. Nelle belle giornate si possono addirittura scorgere i profili della Corsica. Per il ritorno in località Tuones (e quindi all’auto) si deve percorrere lo stesso sentiero fatto all’andata. In tutto, tra andata e ritorno, il trekking è lungo neanche 8 chilometri, per un dislivello di circa 450 metri e 3 ore totali di camminata a passo medio. I più esperti e conoscitori del territorio, oltre al trekking classico fino a Punta Corrasi, possono anche raggiungere le altre vette del massiccio attraverso altri sentieri, a volte segnalati e altre volte no.
Il territorio
Il Monte Corrasi è il più alto del Supramonte, che è un complesso montuoso di altopiani carbonatici di estrema bellezza: un gigante di roccia caratterizzato da pareti strapiombanti, guglie, grotte, fitta vegetazione, specie rare e profondissime gole. Oltre al Corrasi, chi si trova nel territorio del Supramonte può per esempio visitare tanti altri luoghi come il villaggio nuragico di Tiscali e la gola di Gorropu. Senza dimenticare poi le spettacolari calette del golfo di Orosei sovrastate appunto dal Supramonte, a cominciare dalla famosissima Cala Goloritzé. E poi ci sono naturalmente i centri della Barbagia, dalla città di Nuoro a Orgosolo passando naturalmente per Oliena, dove si produce per esempio il pregiato vino Nepente.
Le distanze
Il paese di Oliena dista da Olbia 101 chilometri, per circa 1 ora e 15 minuti di auto. Da Arzachena dista invece 126 chilometri (1 ora e 40), da Porto Cervo 130 chilometri (1 ora e 44), da Nuoro 10 chilometri (13 minuti), da Sassari 135 chilometri (1 ora e 34), da Oristano 97 chilometri (1 ora e 9) e da Cagliari 191 chilometri (2 ore e 13).
Dario Budroni