Vacanze in barca a vela, i costi da sostenere
A luglio inizia a essere tempo di vacanze, in Sardegna o anche all’estero un giro in barca a vela può essere l’occasione per tornare a respirare a pieni polmoni all’aria aperta. In molti, però, ritengono che una vacanza in barca a vela possa essere un lusso per pochi. In realtà, non è sempre così.
Per capire quale sia costo di un giro in barca bisogna prendere in considerazione diverse voci: la stagione in cui si decide di viaggiare – luglio non è tra i mesi più a buon mercato – il luogo e la durata. Partiamo dal costo più ovvio, ma anche quello più importante: il noleggio della barca. Per avere un’idea, una imbarcazione da sei persone in buone condizioni costa intorno ai 2.000 euro a settimana. Certo, poi è il caso di valutare sempre le dotazioni, gli spazi e cosa è compreso e cosa no.
Se almeno uno degli ospiti non ha la patente nautica ci sarà poi bisogno di uno skipper. Al costo del noleggio della barca, dunque, bisogna considerare altri mille euro a settimana.
Purtroppo, il conto non finisce qui. Il modo più economico per dormire in barca è quello di ancorare la barca in rada a costo zero, ma spesso c’è da mettere mano al portafoglio per l’ormeggio. Di solito, alla boa si parte da 15-20 euro a notte, alla marina dipende da dove sei: si va 40 in su (anche molto più su nelle località particolarmente turistiche). C’è poi da considerare anche il costo del carburante. È difficilmente quantificabile: dipende dalle giornate. Se il vento scarseggia, questo può incidere sui costi. C’è poi la possibilità degli imbarchi condivisi. Significa che uno skipper propone un itinerario con la sua barca e si può chiedere di partecipare. In questo caso i prezzi della vacanza sono a persona. Più o meno, una settimana in alta stagione in Italia può variare tra i 650 e gli 850 euro, più o meno lo stesso prezzo che si pagherebbe per una vacanza con gli amici in una barca da sei persone.
È il caso quindi di sfatare un mito, una vacanza in barca a vela non è poi tanto proibitiva e può arrivare a costare anche meno di un giro in albergo di categoria media.
In alternativa, ci sono sempre gli imbarchi alla pari. Sui social ci sono tanti marinai che mettono a disposizione un posto in barca per chi vuole rendersi utile e imparare a navigare. I vecchi lupi di mare navigano per piacere e non per mestiere e poter condividere l’arte della navigazione con chi è meno esperto può essere sempre un piacere.
Gianluca Baldini