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18 Ottobre 2019

WWF tutela i cetacei della Sardegna


Sebbene la salvaguardia del mare e il benessere del suo ecosistema siano stati da sempre al centro delle attenzioni di associazioni e iniziative in tutto il mondo, negli ultimi anni questa tematica ha ottenuto una rilevanza ancora maggiore per via della sempre più presente emergenza ambientale.



Ma quando proprio il mare è al centro della vita di un territorio e dei suoi abitanti, la necessità di prendere l’iniziativa e fare qualcosa diventa ancora più importante, proprio come è successo a Santa Teresa di Gallura lo scorso 22 luglio.


Nella cittadina del nord Sardegna ha infatti aperto con grande successo il Centro Didattico Informativo su mare e cetacei del WWF, un passo in più per Santa Teresa di Gallura che rafforza ancora di più il legame che questo centro già aveva con la ong, stabilitasi qua dopo che nel 1997 il celebre ambientalista e professore Andrea Quilinquini aveva donato loro questo stesso edificio come sede operativa.
Adesso, dopo una ristrutturazione che ha portato l’edificio a nuova vita, può raccontare a grandi e piccini l’importanza del mare e delle creature che lo abitano.



La sede


Sono due splendidi murales restaurati ad accogliere i visitatori che si avvicinano alla sede, il primo ritrae l’iconico panda simbolo del WWF da quasi sessant’anni mentre il secondo, più variopinto, rappresenta un paesaggio con degli animali.


All’interno il giardino è stato arricchito con specie autoctone della macchia mediterranea per rimarcare sempre il legame con il territorio che ospita la sede, mentre la struttura interna ci porta immediatamente in un viaggio alla scoperta delle profondità degli abissi.



L’allestimento delle sale espositive interne è da subito affascinante come la storia che racconta. Anche qua infatti sono stati dipinti dei murales, arricchiti di pesci che nuotano, meduse fluorescenti e pannelli informativi che si rivolgono a visitatori di tutte le età per condividere con loro la bellezza dell’ecosistema marino e l’urgenza di proteggerlo dalla mano dell’uomo.


Ogni area è stata pensata per risultare immersiva, spingendo il visitatore a passeggiarvi dentro senza fretta, quasi come se nuotasse davvero negli abissi.



Il progetto


Ma questa iniziativa non è un evento a sé stante anzi, è inquadrata nel piano ben più ampio di “Oasi 2030: UNIPV e WWF per una cultura della convivenza e della sostenibilità”.



Avviato il 4 luglio e frutto della collaborazione tra WWF Oasi e Università di Pavia, questo progetto mira a far conoscere ai cittadini gli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha fissato il 25 settembre 2015 nella sua “Agenda 2030” e a sensibilizzarli portando nelle loro città iniziative rivolte a tutti.



È già stato fissato un ricco programma tra il 2019-2020 volto a promuovere in tutta Italia l’educazione al rispetto per l’ambiente, la varietà di attività portate avanti inoltre permetterà agli organizzatori di coinvolgere di volta in volta tutti i cittadini.


In questo ambito saranno avviate iniziative per i più piccoli legate alla scuola e al teatro, gli stessi insegnanti potranno prendervi parte o seguire corsi e incontri di approfondimento e, più in generale, chiunque vorrà interessarsi di questi argomenti potrà partecipare a numerosi eventi pubblici.


Non un qualsiasi evento temporaneo quindi, ma un piano esteso e ben pensato che aiuterà sia le istituzioni che il piccolo cittadino a mettersi in gioco e ad adoperarsi per preservare l’ambiente che tutti condividiamo.


Benedetta Piras

Inspiration

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