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24 Settembre 2019

Xeriscaping


È un dato di fatto che l’acqua sul nostro Pianeta sia sempre più scarsa e che i costi per il suo utilizzo lievitino di giorno in giorno. La siccità sta diventando un problema sempre più globale e si alterna a fenomeni estremi come alluvioni e allagamenti, che mettono a rischio le popolazioni e le coltivazioni.
Proprio quando la sensibilità per la natura e gli spazi verdi sembra prendere piede in modo serio, siamo posti di fronte a un nuovo dilemma: come circondarsi di un’oasi di verde senza sprecare l’acqua e risparmiare qualcosa sulla bolletta? In California e in Colorado già dagli anni ’80 è stato adottato lo Xeriscaping, dalla parola greca “xeros” (asciutto) e inglese “landscaping” (gestione del paesaggio).



Si tratta di un modo diverso di concepire il giardino, riformulandone l’estetica secondo nuove modalità rispettose dell’ambiente e delle popolazioni che soffrono per la mancanza di risorse idriche. Lo Xeriscaping è un modo per iniziare a conoscere e utilizzare nuove specie vegetali, che nulla hanno da invidiare alle più tradizionali che richiedono un grande apporto di acqua e di impegno in termini di tempo.



È importante partire dall’analisi dello spazio che abbiamo a disposizione e disegnare (anche con l’aiuto di un esperto) una mappa delle aree del giardino. Individuiamo le zone più ombreggiate e quelle più assolate, la presenza di alberi e di strutture fisse (casa, gazebo, muretti, ecc…) e iniziamo a valutare quali specie piantare a seconda di quanta luce e umidità necessitano. Fondamentale è preparare il terreno, ad esempio un terreno argilloso fa ristagnare l’acqua che poi evapora in fretta, o al contrario un terreno sabbioso la disperde troppo velocemente. Pertanto adoperiamoci per far sì che sia ben drenato, ad esempio utilizzando ghiaia o pacciamatura, che permette di mantenere l’umidità del suolo più a lungo, evita la crescita di piante infestanti e funge anche da antiparassitario.



In un secondo tempo si possono inserire le piante studiando quelle giuste per ogni spazio, prendendo in considerazione anche alternative alle varietà da fiore (che richiedono molta acqua), come quelle che producono bacche, o che cambiano i colori delle foglie a seconda delle stagioni. Tra le specie che richiedono un apporto idrico limitato vale la pena di ricordare le belle di notte (Mirabilis jalapa), l’helichrysum, le succulente come il sedum, e varietà di aromatiche come il timo, alcuni tipi di salvia, il rosmarino e la lavanda che inonderanno il giardino di un delizioso profumo.



Se ragionando su un giardino a ridotto consumo di acqua avete pensato subito a un meditativo angolo Zen, o a cactus spinosi, sappiate che in realtà la scelta è molto ampia: valutate con un vivaista quali sono le piante adatte alle vostre zone e quanta acqua piovana potete accumulare durante l’inverno.



Esistono diverse varietà di cactacee e succulente che resistono a temperature alte e fino ai 15 gradi sottozero, come la yucca, l’Escobaria, le agavi e le aloe da freddo.


Il vostro bel prato all’inglese (che però richiede tanta acqua e tanta cura) può essere sostituito dall’aggraziato trifoglio, che richiede minore manutenzione, e può accogliere in parte piante interrate in vaso (trattengono meglio l’acqua) o aiuole centrali, che essendo un po’ sopraelevate cedono l’eccesso idrico alle piante circostanti.



Poiché difficilmente si può eliminare del tutto l’irrigazione, optate per quella a goccia anziché a tubo o di superficie, che è dispersiva e favorisce la crescita di piante infestanti. Molto interessanti sono le piante della macchia mediterranea, come ad esempio le santoline, o il Lathyrus latifolius (pisello perenne) che ha bellissimi fiorellini simili alle orchidee, o ancora l’Euphorbia, una sempreverde molto gradevole anche d’inverno. Una soluzione intelligente è accostare piante con esigenze simili di acqua, terreno e sole, e mettere a dimora piante piccole in autunno, in modo che abbiano davanti i mesi con maggiori precipitazioni. Anche alcune graminacee come la Melica ciliata o un’erbacea perenne come la Festuca cinerea possono trovare spazio in un giardino a ridotto apporto idrico e vi daranno molte soddisfazioni. Provate a sperimentare accostamenti di foglie e bacche inconsuete, così anche d’inverno vedrete il vostro giardino assumere bei colori, e un aspetto più spontaneo e naturale. Con un po’ di fantasia e una buona preparazione di base, potrete creare un giardino originale, accogliente e meno impegnativo, così da poter partire per le vacanze senza l’assillo di chi se ne prenderà cura. Con buona pace del vostro vicino della cui erba non vi importerà più…


Nathalie Anne Dodd

Inspiration

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