Spiaggia del Principe, la sua storia e come arrivare
Tutto quello che devi sapere sulla spiaggia preferita del principe Karim Aga Khan
Quando si dice che fu amore a prima vista: per il principe Karim Aga Khan, padre fondatore della Costa Smeralda®, l’incontro con la spiaggia di “Poltu di li cogghj” fu quello forse decisivo per iniziare a costruire, in questo angolo di paradiso in terra nella costa nord orientale della Sardegna, il suo sogno. Da questa insenatura che si affaccia sull’isola di Mortorio, nell’antichità pare partissero le imbarcazioni cariche di pelli, “li cogghj” in lingua gallurese.
E da qui prese il via il maestoso e affasciante progetto del giovane Aga Khan che, innamoratosi di questa spiaggia, decise che avrebbe reso questo tratto di costa della Gallura il suo buen retiro per gli anni a venire. La vista viene travolta dal colore candido della sabbia, dall’azzurro dell’acqua così trasparente e limpida da pensare di poterla bere, e l’olfatto inebriato dagli odori travolgenti della macchia mediterranea che la circondano: questa spiaggia, che dall’incontro con Karim Aga Khan venne chiamata da tutti la Spiaggia del Principe in suo onore, è uno dei motivi per i quali, almeno una volta nella vita, bisogna visitare la costa a nord est dell’isola.
Una ‘pietra preziosa grezza’ che, oggi come allora, è rimasta invariata e tutelata, preservata dalla costruzione nelle sue immediate vicinanze di strutture o ville, così unica e allo stesso tempo semplice da lasciare tutti senza parole, principe compreso. Per raggiungerla è necessario percorre un tratto di sentiero a piedi in quella che appare a tutti gli effetti una vecchia mulattiera, circondata da arbusti bassi e modellati dal vento di maestrale.
Dopo una decina di minuti di camminata si apre davanti a noi una vista che in pochissimi posti è possibile avere: la caletta riparata con il suo specchio d’antistante sembra voler invitare i visitatori ad immergersi nelle sue acque bassissime in prossimità della riva e via via sempre più profonde, il cui fondale continua però a restare perfettamente visibile nonostante ci si allontani dalla battigia.
Se durante la stagione estiva la spiaggia è molto frequentata da turisti e vacanzieri, è fuori stagione il periodo migliore per godere di tutta questa bellezza.
Nei mesi primaverili e anche durante l’autunno, la spiaggia si riprende i suoi spazi e la natura ritrova il suo ritmo, rendendo questa caletta ancora più suggestiva; e così è possibile avvistare sulla spiaggia molti degli animali selvatici che la popolano quando i turisti ritornano a casa i propri ombrelloni.
Nelle sue vicinanze, a poco meno di due chilometri di distanza, si trova la località di Romazzino e prima ancora quella di Cala di Volpe, altri due gioielli Costa Smeralda®.
PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
Una struttura di protezione per evitare l’erosione delle coste e preservare l’ecosistema delle dune, in particolare quelle della spiaggia di Capriccioli, una delle perle della Sardegna, nella costa a nord est dell’isola: è quanto verrà realizzato dal progetto della One Ocean Foundation, approvato dal Comune di Arzachena. La Fondazione no profit ha lo scopo di valorizzare una delle aree costiere tra le più amate del Paese. Strutture leggere, materiali naturali come legno o fibre vegetali, dal minimo impatto visivo e interamente riciclabili, verranno sistemate sulle dune. E per sensibilitzzare residenti e turisti, queste opere saranno affiancate da una cartellonistica informativa volta ad aumentare la consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi dunali. “La tutela e il ripristino della biodiversità, così come indicato anche dall’Unione Europea, rappresentano un tassello fondamentale della mission di One Ocean Foundation, che riconosce l’importante valore dei territori della Sardegna su scala nazionale e internazionale. Da qui il nostro impegno per la salvaguardia degli habitat dunali nel territorio di Arzachena”, ha affermato Riccardo Bonadeo, Presidente di One Ocean Foundation.